LA STORIA

21 Gennaio 1956, nasce l’ASA Ascoli

Mauro Bracciolani

Il 21 gennaio 1956 rappresenta una data storica per lo sport ascolano.
Quel giorno, infatti, si posero ufficialmente le basi dell’Associazione Sportiva Ascoli che avrebbe poi preso il nome di ASA Ascoli.
Si viveva in un periodo difficile: finita la Seconda Guerra Mondiale, nel capoluogo Piceno, così come in ogni angolo della Nazione, era tempo di ricostruzione e di contrasti.
Lo scontro politico, aspro e difficile, coinvolgeva anche lo sport, con i vari partiti che costituivano società sportive rigidamente centralizzate come la Libertas (Democrazia Cristiana), la Uisp (Partito Comunista), la Fiamma (Movimento Sociale). Ogni nuovo sodalizio sportivo, all’epoca, era fortemente a rischio di strumentalizzazione ma l’ASA riuscì a rimanere fuori da ogni schieramento mantenendo carattere apartitico, come conferma l’articolo quinto dello statuto che fu approvato il 27 dicembre 1956:
“Chiunque può chiedere di far parte dell’Associazione, rivolgendo domanda al Consiglio Direttivo, che deciderà sull’accoglimento o meno della domanda prendendo in considerazione, come unico criterio di ammissione, sufficienti garanzie di moralità ed onestà da parte del richiedente.”

Per comprendere come si arrivò alla costituzione dell’ASA è necessario un breve excursus sull’atletica leggera ascolana fin dalle sue origini.

I germogli dell’atletica ad Ascoli

Atleti Ascolani di inizio XX secolo

Le prime iniziative nel capoluogo Piceno risalgono al 1918 con la Pro Patria che all’epoca si pose all’attenzione nazionale per i risultati brillanti ottenuti dai fratelli Galosi, Paoletti e De Vecchis.

Nel 1923 tutti gli atleti di questa società confluirono nella Vigor e da questa, cinque anni dopo, nascerà l’Unione Sportiva Ascolana.

Nel 1938 ancora un cambio: tutti gli atleti praticanti atletica leggera furono affiliati nell’Ascoli Calcio che, per volere dell’allora presidente Alfredo Bartoli, creò una sezione proprio per loro. Al termine dell’ultimo conflitto mondiale nacque la Libertas Ascoli ed in questo sodalizio si affermarono i fratelli Guido, Emidio e Carlo Vittori.

Quest’ultimo, il più giovane dei tre, è stato l’atleta più rappresentativo della Libertas; nelle gare di velocità ha partecipato (primo atleta di Ascoli ad una Olimpiade) ai Giochi di Helsinki del 1952 e si è laureato campione italiano assoluto due volte con ben otto presenze in nazionale.

Successivamente, come vedremo più avanti, il professor Vittori è stato il personaggio che maggiormente ha contribuito allo sviluppo dell’atletica leggera ad Ascoli e come tecnico di fama internazionale ha promosso alcune delle imprese più prestigiose dell’atletica italiana. L’ultimo atleta di valore assoluto che si è formato nella Libertas Ascoli è stato Rinaldo Camaioni che vanta otto presenze nella nazionale maggiore e due titoli italiani assoluti nel salto triplo.

1955 l’idea di una nuova società

Atleti Della Vigor Ascoli con Pio Spinelli

Contemporaneamente alla Libertas Ascoli praticava atletica anche un altro movimento, era il club Elisabetta Trebbiani guidato da Pio Spinelli che svolgeva attività solo nel settore femminile.
Primi luoghi di allenamento furono l’orto di un convento di frati, lo stadio Squarcia ed il terreno a Campo Parignano dove oggi sorge lo stadio Del Duca, impianto che ha ospitato l’attività per lungo tempo.

Tra l’autunno del 1955 e i primi mesi del 1956, tra iniziative e anche qualche polemica, si concretizza l’idea di riunire tutti i sodalizi del capoluogo Piceno.
Il 21 gennaio del 1956, nella sede del Centro Universitario Piceno, si riunirono i rappresentanti di alcune società cittadine come la Pro Calcio, il Club Atletico, il Centro Universitario Sportivo, il Centro Ascolano Scuole Medie ed il Comitato Provinciale della Federazione Italiana Atletica Pesante, risultarono assenti solo l’Ascoli Calcio e la Libertas.

Questa assemblea fu l’atto conclusivo di una serie di incontri e dibattiti, tutti tesi alla costituzione di una polisportiva che riunisse le varie realtà dello sport ascolano. Il primo passo era compiuto e nel verbale dell’incontro si parlava di una nuova riunione da tenersi il 3 febbraio, in cui i massimi rappresentanti di tutte le società dovevano presentarsi con l’autorizzazione, da parte delle rispettive assemblee, allo scioglimento e all’ingresso nell’ASA.

A Vincenzo Bracciolani la prima presidenza dell’ASA Ascoli

Vincenzo Bracciolani

Il passo definitivo doveva essere, però, quello del 9 maggio 1956 dove, in una successiva assemblea, si ufficializzò la costituzione dell’Associazione.
Per sottolineare l’importanza che rappresentò l’avvenimento va ricordato che, nei giorni precedenti quest’ultima assemblea, furono distribuiti dei volantini rivolti a tutti i cittadini di Ascoli. Eccone il testo:
“Allo scopo di riunire le Società Sportive cittadine in un unico sodalizio che sia in grado di dare ad Ascoli sportiva ambite affermazioni, gli sportivi tutti sono pregati di intervenire alla riunione che si terrà, mercoledì nove maggio, presso la sede del Centro Universitario Sportivo in Piazza del Popolo. Si procederà all’approvazione dello statuto e del programma di attività immediata.”

L’11 luglio dello stesso anno Vincenzo Bracciolani compila il modulo di affiliazione alla Federazione Italiana di Atletica Leggera. L’Associazione Sportiva Ascoli nasce dunque nel segno della pluralità, inizialmente come polisportiva ed in seguito per operare esclusivamente nell’atletica leggera.
Primo presidente dell’ASA viene eletto Vincenzo Bracciolani.

Il 27 dicembre 1956 fu approvato lo statuto ed eletto il nuovo Consiglio Direttivo per l’anno 1957 con Enrico Vassura alla presidenza.

Mauro Bracciolani diventa presidente.   Al Prof. Carlo Vittori la conduzione tecnica

Il Prof. Carlo Vittori

Il 1958 è determinante per le sorti dell’ASA. Al vertice del sodalizio arriva Mauro Bracciolani, noto in ambiti sportivi per aver praticato atletica ma non era neppure immaginabile quanto avrebbe fatto per lo sport negli anni a venire. “Il notaio”, così era chiamato da tutti, è stato presidente dell’ASA per 32 anni e successivamente, da presidente onorario, ha continuato sempre ad interessarsi sia della conduzione della società sia degli atleti. Il suo studio notarile è stato anche sede sociale, punto di riferimento per tutti e, a volte, rifugio per qualche atleta. Primi collaboratori del presidente Bracciolani sono stati per molti anni alcuni dei soci fondatori come Gess Norcini Pala, Filippo Bellini ed Enrico Angelini Marinucci.
La conduzione tecnica venne assunta dal professor Carlo Vittori che, ancora atleta, dopo aver militato nella Libertas Ascoli gareggiò anche per l’ASA fino ai primi anni sessanta per iniziare poi la carriera di tecnico di atletica leggera.
E’ stato in quel lasso di tempo, durante il decennio degli anni sessanta, che sono state poste le basi per il futuro.
Ad Ascoli, in quegli anni, la pratica dell’atletica leggera era diffusa, la concorrenza di altri sport quasi inesistente e l’ASA iniziò a radicarsi nel tessuto sociale cittadino tanto da potersi considerare lo sport con più largo seguito di pubblico. Il professor Vittori allenava in tutte le specialità e tutti gli atleti.

Inizia l’era di Armando de Vincentis ed Antonio Brutti

Armando de Vincentis

Molti dei suoi allievi di quel periodo hanno vestito poi la maglia azzurra, collezionando primati e titoli nazionali; due di loro, Armando De Vincentis (senza dubbio l’atleta più rappresentativo dello sport ascolano) ed Antonio Brutti, hanno partecipato alle Olimpiadi.

Nel 1967 il professor Vittori lascia Ascoli per affermarsi in campo mondiale sia come tecnico sia come studioso di atletica leggera ma il “germe” dell’atletica lo aveva già trasmesso, così come è stato conservato il patrimonio costituito da contenuti tecnici e mentalità vincente che il “professore” ha lasciato in eredità all’ASA.

Dopo la sua partenza, infatti, alcuni componenti il “gruppo storico” degli anni sessanta affiancarono il notaio Bracciolani e ancora oggi costituiscono l’asse portante della società: molti operano come tecnici, alcuni nella conduzione del club. Il vuoto lasciato da Vittori fu colmato con una intuizione di Bracciolani che si rivelò subito vincente. Il presidente si rivolse ad alcuni atleti che erano alla fine dell’attività agonistica e ad alcuni appassionati. Sandro Bernardi, insieme con Natalino Angelini e Giuseppe Zambrini che lo seguirono dopo breve tempo, presero in mano, nel 1968, la conduzione tecnica della società. Agli inizi degli anni settanta il settore tecnico si rafforzò ulteriormente con il ritorno di Vincenzo Ferretti, Marcello Giacomini ed Armando De Vincentis che si allenava ad Ascoli e preparava giovani lanciatori.

I favolosi anni settanta

Luigi De Santis

Mauro Bracciolani viene eletto consigliere nazionale Fidal dal 1969 al 1972.
Ad Ascoli vengono organizzati due incontri internazionali di atletica:
Italia B – Austria – Grecia e Italia – Grecia per la categoria juniores.
I tanti successi sportivi e la continuità nel proporre giovani campioni stimolano l’interesse verso l’ASA delle testate sportive nazionali. Titoli italiani, presenze in azzurro e primati nazionali giovanili arrivano numerosi e la rivista “Atletica”, edita dalla Fidal, riserva ampi spazi ai campioni ascolani e la società viene proposta come esempio da imitare.
Alla fine degli anni settanta la favola si interrompe.
Alcuni tecnici e dirigenti diminuiscono il loro impegno ed il settore tecnico è interessato da una frattura insanabile. Tra liti, polemiche, pochi atleti e notevoli problemi organizzativi, l’ASA vive il suo periodo buio.

In questa fase un solo ragazzo si pone all’attenzione: Luigi De Santis, formatosi sotto la guida di De Vincentis, veste 18 volte la maglia azzurra della nazionale maggiore nel getto del peso. Per De Santis una grande amarezza: la non partecipazione alle Olimpiadi di Mosca (1980) causa il boicottaggio attuato alla manifestazione dai gruppi sportivi militari. Nei primi anni ottanta la situazione è sempre critica. L’unica soddisfazione arriva da due atleti che stabiliscono un “record” particolare: nel 1981 Luigi De Santis si laurea campione italiano nel getto del peso ed il suo maestro Armando De Vincentis conquista lo stesso alloro nel lancio del disco. Atleta e tecnico sono entrambi campioni italiani assoluti.

La ripresa inizia con l’ingresso in società di forze nuove, ex atleti di periodi diversi: Marco Zampini, Giulio Fede, Roberto Mengoni, Adamo Colonnella affiancano il presidente nella conduzione del club; nel 1983 inizia la pubblicazione del periodico sociale mentre il settore tecnico è rinvigorito dal ritorno ad Ascoli di Antonio Brutti, Angelo Angeletti, Claudio Di Addezio, tutti e tre con un passato glorioso come atleti azzurri.

1990 Bracciolani lascia. Arrivano prima Gianfranco Silvestri poi Wofango Zappasodi

I Presidenti Gianfranco Silvestri e Wolfango Zappasodi

In seguito l’organigramma tecnico diventa definitivo con l’inserimento di Ermenegildo Baldini, Mauro Ficerai, Nicola Silvaggi ed Elisabetta Argenziano; quello dirigenziale si arricchisce del contributo di Francesco Silvestri, Enrico Cerioni, Albano Coccia ed altri appassionati di atletica.

Si ricrea l’entusiasmo e l’ASA torna ad essere fucina di campioni. Dal 1982 fino ai giorni nostri, ogni anno, ininterrottamente, nelle categorie giovanili sono stati vinti titoli italiani, collezionate presenze in azzurro e stabiliti primati nazionali con atleti tutti formati dalla società.

Nel 1990 Mauro Bracciolani lascia la carica di presidente dopo 32 anni e gli subentra Gianfranco Silvestri che si adopera, riuscendovi, per trovare una sede sociale più adeguata. Il 1990 è anche l’anno del ritorno in società del professor Carlo Vittori che riprende la redini del settore tecnico per altri due anni prima di essere chiamato nuovamente ai massimi livelli della Fidal.

Nel 1992 viene eletto presidente del sodalizio il dottor Wolfango Zappasodi che resta in carica per dieci anni, fino all’anno 2001. Zappasodi ha traghettato l’ASA nel nuovo millennio ed ha arricchito l’ambiente con la sua signorilità ed umanità.

La ristrutturazione da parte dell’Amministrazione Comunale di Ascoli del Campo Scuola Coni di Atletica Leggera, completata a metà degli anni novanta, ha dato un ulteriore impulso alla pratica dell’atletica ad Ascoli. L’impianto è fornito di una struttura coperta come poche in Italia ed è frequentato anche da atleti di altre Provincie e Regioni. La gestione dell’impianto è stata affidata all’ASA per ciò che il club rappresenta nel contesto sociale cittadino, per la sua storia e per le garanzie che il suo ambiente riesce a dare.

Attualmente l’albo d’oro sociale è ricco di 38 titoli nazionali conquistati nelle categorie giovanili, 14 primati italiani stabiliti nelle stesse categorie, 72 presenze in azzurro comprensive di quattro partecipazioni ai campionati mondiali e quattro ai campionati europei.

L’atletica leggera ad Ascoli vanta 6 presenze alle Olimpiadi: Armando De Vincentis e Marco Marchei con due presenze, Carlo Vittori ed Antonio Brutti con una partecipazione.
Il 23 maggio 2001 arriva il meritatissimo riconoscimento a Mauro Bracciolani per l’opera prestata nella vita sportiva di Ascoli: a lui viene intitolato, dall’Amministrazione Comunale, il Campo Scuola di atletica.

Nel 2002 Maurizio Borgioni, giovane imprenditore ascolano ed ex atleta della società, subentra a Wolfango Zappasodi nella guida del club.
Con la sua presidenza inizia per l’ASA una nuova fase.